Seleziona una pagina
Rendez-vous, il ritorno dei maestri Garesio e Pirozzi

Garesio Pirozzi Rendez-vous

La bi-personale di Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi dal titolo Rendez-vous, a cura di Carmen D’Antonino e Francesca Pirozzi, in programma a Isernia, alla galleria Spazio Arte Petrecca, diretta artisticamente da Gennaro Petrecca, dal 12 aprile al 31 maggio 2025, propone al pubblico un duplice itinerario attraverso l’ampia e variegata produzione espressa dai due maestri nel lunghissimo percorso della loro attività artistica. Come scrive Francesca Pirozzi: «il progetto della mostra prende spunto da un dato storico: l’incontro, nel 1958, all’Istituto Statale d’Arte G. Manuppella di Isernia, dei due giovani docenti artisti e, di lì a poco, l’inizio del loro progetto di vita insieme a partire da un’affinità umana, intellettuale e artistica, alimentata dai vivaci rapporti di amicizia e collaborazione creativa all’interno dell’Istituto, diretto in questi anni da Giorgio Saturni. A partire da questo momento i due artisti avviano un cammino personale condiviso al quale intrecciano i rispettivi percorsi artistici in una condizione di autonomia ma anche di complicità, contaminazione, compartecipazione. Entrambe queste traiettorie, quella familiare-sentimentale e quella artistica, perdurano oggi e la circostanza di una loro mostra bi-personale a Isernia rappresenta un’occasione per ripercorrere a grandi linee l’evoluzione pluridecennale dei loro linguaggi e allo stesso tempo per risvegliare l’attenzione su un contesto interessante eppure poco indagato dalla storia dell’arte contemporanea nel nostro Paese, quello determinatosi in seguito al convergere a Isernia nel secondo dopoguerra di una serie di giovani e promettenti artisti, provenienti da più parti d’Italia, accomunati dall’entusiasmo per la ricerca e dalla comune volontà di confronto reciproco».
La mostra, che s’inaugura sabato 12 aprile 2025, alle ore 18.00, ha il Patrocinio del Comune di Isernia. Al vernissage interverranno gli artisti, le curatrici e il direttore artistico dello Spazio Petrecca.
Clara Garesio espone una summa della propria ricerca artistica che, a partire dalla consapevolezza del patrimonio culturale e tecnico della grande tradizione ceramica italiana, l’ha condotta negli anni a sperimentare, con inesaurito slancio creativo, sempre nuove possibilità espressive dell’arte del fuoco. Il repertorio delle sue opere spazia dalla metà del secolo scorso ad oggi, includendo, accanto a varie tipologie ceramiche, disegni ed edicole che ospitano assemblaggi creativi di objet trouvé.
Giuseppe Pirozzi presenta un corpus di sculture di media e piccola dimensione, a tutto tondo e ad altorilievo, in terracotta ingobbiata e in bronzo fuso a cera persa, e una piccola selezione di gioielli-scultura in argento e di disegni: tutti pezzi unici risalenti a diversi periodi del suo lungo percorso artistico. Per lo scultore la pratica del fare arte rappresenta una sorta di traduzione dell’esperienza emotiva del vissuto in linguaggio espressivo e uno strumento di comunicazione con l’altro.

Come scrive Carmen D’Antonino: «Giuseppe Pirozzi e Clara Garesio hanno segnato in modo significativo l’evoluzione della scultura e della ceramica del Novecento, ampliando i confini della tradizione e portando queste forme d’arte a un livello di ri¬flessione e sperimentazione che continua a influenzare gli artisti contemporanei. Con la loro opera, entrambi sono riusciti a dare nuova vita a materiali considerati tradizionali, dimostrando come la scultura e la ceramica possano essere linguaggi vitali e in continua evoluzione nel panorama dell’arte contemporanea.
La loro esposizione ad Isernia rappresenta una sorta di ritorno alle origini. Un tema, quest’ultimo, significativo nel percorso artistico dei due maestri, che in diverse fasi delle loro carriere hanno scelto di tornare a radici più profonde, riconnettendosi alla tradizione e alla terra.
Isernia, città storicamente legata alla cultura preromana e con una tradizione artigianale radicata, è stata per entrambi una fonte di ispirazione non solo per la ricerca formale, ma anche per un dialogo profondo con la memoria e con la storia. Questo legame con le origini si manifesta sovente nelle loro opere, che, nel ricorso a forme archetipiche che rimandano a significati esistenziali profondi, riflettono una dimensione primordiale e ancestrale, creando un ponte tra il passato e il presente».

Rassegna stampa:

Parisi A., Garesio-Pirozzi, doppia personale a Isernia, in «il Roma», 06.04.2025, p. 20

Rendez-vous, il ritorno dei maestri Garesio e Pirozzi, in «Primo Piano Molise», 09.04.2025, p. 11

Cerutti C., Garesio e Pirozzi: una vita d’arte insieme in mostra a Isernia, in «Il Giornale dell’Arte», 12.04.2025

Garesio-Pirozzi, a Isernia la mostra bipersonale, in TVI Molise, 15.04.2025

A Isernia inaugurata la bipersonale di Pirozzi e Garesio, in TeleRegione TV, 14.04.2025

Isernia/Rendez-vous con Clara Garesio e Giuseppe Pirozzi. Una coppia nata sotto il segno dell’arte, in «Il Mondo di Suk», 14.04.2025

Garesio-Pirozzi, a Isernia la mostra bipersonale, in TVI Molise, 15.04.2025

Presentazione del catalogo Giuseppe Pirozzi. L’Atelier dello scultore

Presentazione del catalogo Giuseppe Pirozzi. L’Atelier dello scultore

Il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Eike Schmidt, presenterà il catalogo della mostra Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore, martedì 10 dicembre, ore 16.30, presso la Sala 20 del Museo e Real Bosco di Capodimonte.

Interverranno le curatrici della mostra Maria Tamajo Contarini e Luciana Berti e gli altri autori dei testi: Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo Madre, Gianfranco D’Amato, collezionista e mecenate, e Francesca Pirozzi, storica dell’arte. Concluderà l’incontro l’artista Giuseppe Pirozzi.

Il catalogo è edito dalla casa editrice Arte’m, ed è disponibile nelle librerie e negli store online.

Esso documenta le opere esposte e l’elegante allestimento della mostra nei suggestivi spazi del Cellaio che ospitano una selezione di oltre cento lavori dell’artista, costituiti in gran parte da sculture – tra cui bronzi, gessi, terrecotte e preziose sculture-gioiello in argento fuso a cera persa – e da numero minore di grafiche, espressione della lunga attività creativa dell’artista. Il progetto mira così a ricreare l’esperienza della visita all’atelier dello scultore, offrendo un dialogo intimo con le opere attraverso un percorso cronologico che rappresenta il periodo compreso tra gli anni Cinquanta e oggi. Le opere, provenienti dallo studio dell’artista e da importanti collezioni museali e private, individuano un tracciato antologico completo che evidenzia l’evoluzione dei linguaggi utilizzati dall’autore. L’evento espositivo coincide inoltre con l’acquisizione alla collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte di sette opere donate dall’artista, tra cui il dittico monumentale in bronzo, La fisicità che si scioglie nell’amplesso con l’anima / Due corpi riflessi nell’onda infranta, installato en plein air, in prossimità del Cellaio.

Per il Direttore Eike Schmidt “Pirozzi è tra gli artisti che hanno maggiormente contribuito al rinnovamento della scena napoletana, recependo e rielaborando le tendenze internazionali attraverso un percorso straordinario di oltre sette decenni”.

La mostra Giuseppe Pirozzi. L’atelier dello scultore è visitabile tutti i giorni presso l’edificio Cellaio, dalle 10 alle 16, ad esclusione del mercoledì, fino al 6 gennaio 2025.